La rivelazione. Maze Runner: 3

Siamo arrivati ai conti finali. La “Rivelazione” sta per emergere.

Recensione

Attenzione!! Se non avete letto i primi due romanzi (“Il labirinto” e “La Fuga”) sconsiglio di proseguire nella lettura per evitare spoiler o semplici anticipazioni relativi alla saga di James Dashner.

Siamo arrivati ai conti finali. La “Rivelazione” sta per emergere, tra colpi di scena, cambi direttivi, e destabilizzanti sorprese…ma questo di certo non sorprenderà chi ormai conosce Dashner ed i suoi personaggi poliedrici, pronti a vivere in un mondo distopico popolato da antagonisti divergenti.

Una realtà deviata, non solo dall’oscura follia degli Spaccati, uomini zombificati in cui la malattia dell’Eruzione finisce per alterare pensieri e atteggiamenti, ma anche dagli scienziati enigmatici della C.A.T.T.I.V.O., il cui ruolo ambiguo permane ancora tra le pagine di questa ottima conclusione.

La trilogia, aperta dalla perfezione narrativa de “Il labirinto” e proseguita con le ombre perfettibili de “La Fuga”, torna all’optimum narrativo mantenendo uno stile scrittorio asciutto e veloce, definito idealmente per young adults attraverso la scelta di sviluppare capitoli brevi e ricchi di eventi. Proprio la (talvolta l’eccessiva) velocità descrittiva appare, però, croce e delizia di un’opera fantascientifica dal buon impatto iconografico.

Pubblicato in Italia da Fannucci Editore, l’opera terza riesce a condurci con emozioni e accorti cliffanger attraverso nuove location, mediante un’ulteriore strutturazione dei propri personaggi, le cui azioni celano spesso atteggiamenti doppiogiochisti, mistero e realismo fantastico, pronto a portarci verso un’(in)attesa conclusione che ha ancora molti quesiti da sciogliere…ma di questo parleremo dopo aver analizzato “La mutazione” ed “Il codice”, prequel di un’opera che diventerà di certo un classico della letteratura utopistica.

Loris Gualdi